
Si è svolto a Bitonto (BA) il 17 ottobre 2025 il convegno conclusivo di BiolEvo, progetto finalizzato al miglioramento della qualità dell’olio biologico, presentato da Biol Italia e finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. In tale ambito, dopo i saluti e l’illustrazione delle attività svolte dal Dr. Gaetano Paparella di Biol Italia, il prof. Riccardo Gucci, DiSAAA-a dell’Università di Pisa, ha fatto il punto sulla situazione della olivicoltura, mettendo in evidenza che questo settore da un lato produce prodotti alimentari di grande qualità ma contemporaneamente fornisce servizi ambientali, paesaggistici e culturali di grande rilevanza. Particolare attenzione merita la cosiddetta olivicoltura tradizionale, che in molti areali vive una situazione assai difficile per la difficoltà a produrre reddito e quindi viene spesso abbandonata con pesanti ricadute sull’intera collettività.
La conoscenza e le tecnologie sono due delle risposte più significative per modernizzare il settore e renderlo competitivo. Un esempio è dato dai recentissimi risultati ottenuti dal lavoro di ricerca svolto in ambiente controllato presso i laboratori del Podere Cipollini a S. Piero a Grado, che hanno evidenziato la diversa risposta fisiologica alle alte temperature delle due principali varietà (Favolosa e Leccino) tolleranti alla Xylella fastidiosa e quindi le ricadute pratiche nelle scelte varietali e gestionali in fase di allevamento nei nuovi oliveti da impiantare nel Salento.

